Patrick Demenga per Professione musicista: intervista esclusiva

Fiore all’occhiello dei corsi di perfezionamento in violoncello dell’Accademia di Musica è, per l’Anno accademico 2020/21, Patrick Demengauno dei più grandi violoncellisti dei nostri giorni, così come testimoniano il premio «Der Goldene Bogen» (Arco d’oro), la cattedra di violoncello al Conservatorio di Losanna, il grande successo di pubblico delle sue incisioni e il fatto che compositori come Isang Yun, Gerhard Schedl, Heinz Holliger e molti altri abbiano scritto opere per lui. 

Patrick Demenga tiene presso l’Accademia di Musica un corso di perfezionamento di violoncello. Lo abbiamo intervistato nell’ambito di Professione Musicista per chiedergli suggerimenti e consigli utili ai nostri studenti, destinati a diventare la futura generazione di professionisti.  

PROFESSIONE MUSICISTA: UN’INTERVISTA ESCLUSIVA A PATRICK DEMENGA
LE ESPERIENZE CHIAVE

Quali sono le esperienze più significative che hanno caratterizzato il suo percorso formativo, in quale periodo della sua vita e perchè?

Il desiderio di esprimermi attraverso la musica è sempre stato molto forte e molto presente nella mia vita. Fin da piccolo, sapevo che sarei diventato un musicista. Sono cresciuto in una famiglia di artisti e musicisti e suonavamo musica da camera tutti insieme, a casa, ogni giorno, con piacere e questo mi ha incoraggiato a seguire la carriera di violoncellista

I MOMENTI DETERMINANTI

Ci racconta uno o due momenti determinanti della sua carriera? Cosa hanno rappresentato?

Quando ho iniziato a suonare nel quartetto d’archi e specialmente quando ho suonato per la prima volta l’intero ciclo di Beethoven, ho capito che la coscienza, la consapevolezza e l’importanza di dare sempre priorità alla musica, adattando la tecnica al suo servizio, sono ciò che rende la musica naturale e chiara. Dobbiamo capire che la musica richiede tutta la nostra devozione come esseri umani. Suonare in modo tecnicamente corretto non è assolutamente sufficiente.

Patrick Demenga  

GLI ERRORI

Gli errori spesso sono dei grandi insegnamenti: se potesse tornare indietro cosa farebbe diversamente?

Il processo di apprendimento è sempre strettamente connesso con gli errori. Non posso che essere felice quando commetto degli errori, perché questi mi mostreranno la strada da seguire per fare meglio. Questo è il motivo per cui posso dire che se potessi tornare indietro non farei nulla in modo diverso.

PER NON PERDERE L’ORIENTAMENTO

Le decisioni importanti da prendere, lungo il cammino, sono sempre molte e talvolta si legano a filo doppio con le occasioni che si presentano. Cosa l’ha aiutata a non perdere l’orientamento?

Ho sempre seguito la mia intuizione e ascoltato il mio cuore. Non ho mai rinunciato ai miei ideali solo per fare carriera.

UN ULTIMO CONSIGLIO

Cosa consiglia ai ragazzi che si stanno perfezionando, oltre allo studio con grande passione e costanza?

Direi questo a ognuno di loro. Cerca di approfondire il più possibile la musica. Sii autentico. Non separare la musica dalla vita. Quando studi, sii onesto con te stesso e ascolta sempre con le orecchie aperte. Mantieni un cuore aperto e una mente lucida. Stai rilassato. Quando commetti degli errori, cerca di analizzarli e trova un modo per correggerli e incoraggiarti in modo positivo.

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