Sonig Tchakerian per Professione musicista: intervista esclusiva

Sonig Tchakerian è una violinista di origine armena premiata al Paganini di Genova, all’ARD di Monaco di Baviera e al Gui di Firenze. La sua discografia comprende incisioni con etichette di grande prestigio come Universal, Decca, Deutsche Grammophon, Arts, Amadeus, Audiophile Sound, AS Disc. Ha suonato con la Royal Philharmonic di Londra, la Bayerischer Rundfunk di Monaco, la Verdi di Milano, I Pomeriggi Musicali, il San Carlo di Napoli, l’Arena di Verona, i Solisti Veneti, l’Orchestra di Padova e del Veneto, con direttori quali Bellugi, Gatti, Janigro, Oren, Rustioni, Scimone, Tchakarov. Alle Settimane Musicali al Teatro Olimpico di Vicenza, festival di cui è direttore artistico dal 2019, crea esperienze intense e coraggiose con musica classica, danza, elettronica, jazz, poesia, prosa, testi sacri e prime esecuzioni. Hanno scritto per lei Ambrosini, Bacalov, Boccadoro, Campogrande, Dall’Ongaro, Mosca, Perocco, Sollima. Docente di violino ai corsi di Alta Formazione dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia di Roma, si dedica con passione e affetto all’insegnamento del violino.

Sonig Tchakerian tiene presso l’Accademia di Musica Light Course di perfezionamento di violinomasterclass al campus Musica d’Estate di Bardonecchia.  L’abbiamo intervistata nell’ambito di Professione Musicista per chiederle suggerimenti e consigli utili ai nostri studenti, destinati a diventare la futura generazione di professionisti.

PROFESSIONE MUSICISTA: UN’INTERVISTA ESCLUSIVA A SONIG TCHAKERIAN
LE ESPERIENZE CHIAVE

Quali sono le esperienze più significative che hanno caratterizzato il suo percorso formativo, in quale periodo della sua vita e perché?

Sono stata fortunata perché ho incontrato grandi maestri. Il primo, Giovanni Guglielmo, che mi ha seguita fin dai 7 anni. E poi i corsi in Accademia Chigiana con Franco Gulli, a Zurigo con Nathan Milstein, a Cremona con Salvatore Accardo. Grandissimi violinisti, diversi fra loro, tutti con inguaribile passione, curiosità e rispetto per la musica. Insegnanti generosi e senza ‘segreti’. Per me una grande scuola di musica e di vita.

I MOMENTI DETERMINANTI

Ci racconta uno o due momenti determinanti della sua carriera? Cosa hanno rappresentato?

Il premio al concorso Paganini di Genova nel 1980 è stato il primo vero cambio di passo. Non solo per l’immagine che altri potevano avere di me, ma proprio per la grande responsabilità, tutta nelle mie mani, per questa prima affermazione a livello internazionale. Poi ci sono stati il premio all’ARD di Monaco e al Gui di Firenze.

Sonig Tchakerian

GLI ERRORI

Gli errori spesso sono dei grandi insegnamenti: se potesse tornare indietro cosa farebbe diversamente?

Studierei di più! Studiare, per me, è sempre la scelta migliore, sia per lo strumento che per lo spirito…

PER NON PERDERE L’ORIENTAMENTO

Le decisioni importanti da prendere, lungo il cammino, sono sempre molte e talvolta si legano a filo doppio con le occasioni che si presentano. Cosa l’ha aiutata a non perdere l’orientamento?

Non ho mai vissuto in funzione della carriera e non so se sono stata sempre lucida nel valutare le occasioni. D’altra parte sono una mamma, ho due meravigliosi figli, e per questa ragione ho dovuto anche rinunciare… ma non perché avessi perso l’orientamento, semplicemente perché lo avevo scelto. Grazie anche ai miei figli sono migliore e più felice, e amo ancor più il mio violino!

UN ULTIMO CONSIGLIO

Cosa consiglia ai ragazzi che si stanno perfezionando, oltre allo studio con grande passione e costanza?

Mai rinunciare a sognare. Credere in se stessi e non perdere fiducia e coraggio nei momenti difficili. Ricordarsi che siamo dei privilegiati e che ogni giorno che ci è dato di vivere è una meravigliosa opportunità.

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