Robert Schumann
Humoreske in si bemolle maggiore op. 20
Einfach
Hastig
Einfach und zart
Innig
Sehr lebhaft
Mit einigem Pomp
Zum Beschluss
Frédéric Chopin
Sonata n. 2 in si bemolle minore op. 35
Grave-Doppio movimento
Scherzo
Marcia funebre: Lento
Finale: Presto
Il pianista serbo Aleksandar Madžar musicista colto e raffinato tra i più acclamati sulla scena internazionale, ci offre un manifesto romantico che include gli autori dotati di maggior potere evocativo tra quelli che operarono nel XIX secolo. La fantasia senza limiti di Robert Schumann, nutrita dalle letture degli amati E.T.A. Hoffmann e Jean Paul Richter, è alla base del suo ultimo grande ciclo pianistico, le Humoreske op. 20 (1839), che l’autore scrisse al termine di un decennio dedicato quasi esclusivamente al pianoforte. In quest’opera convivono una moltitudine di stati d’animo come testimonia l’autore scrivendo all’amata Clara “ho composto, riso e pianto allo stesso tempo”. Di altra natura, più ossessivamente incentrata su tormenti quasi fisici e stati allucinatori, è la Sonata op. 35 (1839) di Frédéric Chopin; proprio Schumann descrive questo capolavoro come formato dai quattro figli più folli di Chopin, a confermare quelle caratteristiche poc’anzi descritte. Nulla invece di anticonvenzionale o rivoluzionario troveremo nell’Andante spianato e Grande Polacca brillante op. 22, un brano celeberrimo ancora legato a un pianismo bidermeier che nell’introduzione vede protagonista assoluta l’amata vocalità chopiniana.