Robert Schumann
Humoreske in si bemolle maggiore op. 20
Einfach
Hastig
Einfach und zart
Innig
Sehr lebhaft
Mit einigem Pomp
Zum Beschluss
Frédéric Chopin
Sonata n. 2 in si bemolle minore op. 35
Grave-Doppio movimento
Scherzo
Marcia funebre: Lento
Finale: Presto
Franz Liszt
Valse Oubliée n. 1 S 215
Mephisto Waltz S 514
Il pianista serbo Aleksandar Madžar, musicista colto e raffinato tra i più acclamati sulla scena internazionale, ci offre un manifesto romantico che include gli autori dotati di maggior potere evocativo tra quelli che operarono nel XIX secolo. La fantasia senza limiti di Robert Schumann, nutrita dalle letture degli amati E.T.A. Hoffmann e Jean Paul Richter, è alla base di uno dei suoi ultimi cicli pianistici, le Humoreske op. 20 (1839), che l’autore scrisse al termine di un decennio dedicato quasi esclusivamente al pianoforte. In quest’opera convivono una moltitudine di stati d’animo, come testimonia l’autore scrivendo all’amata Clara: “Ho composto, riso e pianto allo stesso tempo”.
Di altra natura, più ossessivamente incentrata su tormenti quasi fisici e stati allucinatori, è la Sonata op. 35 (1839) di Chopin; proprio Schumann descrive queso capolavoro come formato dai quattro figli più folli di Chopin, a confermare quelle caratteristiche poc’anzi descritte. Inevitabile conclusione celebrata da uno dei brani più simbolici delle tensioni emotive di Franz Liszt, il quale con il suo Mephisto Waltz, ispirato al tema letterario della dannazione faustiana che inquietò tutto l’800, compose uno dei capolavori più significativi della sua produzione.