Alessandro Milani per Professione musicista: intervista esclusiva

Primo violino dell’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai dal 1995, Alessandro Milani collabora come spalla anche con l’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, l’Orchestra del Teatro alla Scala, con la Filarmonica della Scala e con l’Orchestra del Teatro dell’Opera di Roma. È anche solista e direttore di complessi da camera derivati dall’OSN Rai. Affianca all’attività cameristica e solistica quella didattica e dal 2000 al 2003 ha insegnato alla Scuola di Musica di Fiesole.

Alessandro Milani tiene presso l’Accademia di Musica un corso di perfezionamento di passi orchestrali. Lo abbiamo intervistato nell’ambito di Professione Musicista per chiedergli suggerimenti e consigli utili ai nostri studenti, destinati a diventare la futura generazione di professionisti.

PROFESSIONE MUSICISTA: UN’INTERVISTA ESCLUSIVA A ALESSANDRO MILANI
LE ESPERIENZE CHIAVE

Quali sono le esperienze più significative che hanno caratterizzato il suo percorso formativo, in quale periodo della sua vita e perchè?

L’esperienza più significativa nel mio percorso formativo è stata il corso di primo violino di spalla a Fiesole con il maestro Giuseppe Prencipe. Oltre lo studio degli assolo più importanti, il maestro è riuscito a trasmettermi i segreti per il mio futuro.

I MOMENTI DETERMINANTI

Ci racconta uno o due momenti determinanti della sua carriera? Cosa hanno rappresentato?

Un momento determinante della mia carriera è stato indubbiamente l’esordio a 25 anni con la mia orchestra in tournée con Vita d’eroe eseguita nei più importanti teatri/auditori della Germania.

Corso di passi orchestrali con Alessandro Milani

GLI ERRORI

Gli errori spesso sono dei grandi insegnamenti: se potesse tornare indietro cosa farebbe diversamente?

Una cosa che mi rammarica è non aver potuto studiare all’estero dopo il mio diploma, dato che ho iniziato subito la carriera di primo violino di spalla a Bolzano con l’orchestra Haydn.

PER NON PERDERE L’ORIENTAMENTO

Le decisioni importanti da prendere, lungo il cammino, sono sempre molte e talvolta si legano a filo doppio con le occasioni che si presentano. Cosa l’ha aiutata a non perdere l’orientamento?

L’essere concentrato sull’obiettivo mi ha aiutato a non disperdere le energie non solo in campo lavorativo.

UN ULTIMO CONSIGLIO

Cosa consiglia ai ragazzi che si stanno perfezionando, oltre allo studio con grande passione e costanza?

Il mio consiglio è quello di credere in se stessi e non farsi sviare da commenti o consigli spesso dettati da invidia o dal desiderio di criticare fine a se stesso.

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