Gabriel Fauré
Quartetto in mi minore op. 121
Allegro moderato
Andante
Allegro
Franz Schubert
Quartetto in la minore D 804
Allegro ma non troppo
Andante
Menuetto e Trio. Allegretto
Allegretto moderato
Suonare in un quartetto d’archi è considerato una scelta di vita, tale è la simbiosi che si viene a creare tra i quattro strumentisti una forma di democrazia musicale: il Quartetto Hermés ne è un esempio luminoso. Il repertorio scelto è incentrato su capolavori della maturità di due grandi compositori; il quartetto di Gabriel Fauré è infatti la sua ultima opera: egli abbandona l’amato pianoforte per lasciare il suo testamento musicale nell’ambito del quartetto d’archi.
Fauré per comporlo utilizzerà alcuni temi che aveva già inserito in una sua composizione giovanile che rimase incompiuta; un metodo che molti grandi musicisti utilizzarono, l’autocitazione, e che nel caso del Quartetto in la minore di Franz Schubert è ancora più evidente. Egli infatti, nell’Andante, si servì di un tema scritto per le musiche di scena Rosamunde e, nel Minuetto di una melodia tratta da un Lied (Gli dei della Grecia). Ma anche il malinconico e struggente tema iniziale del primo movimento, non può non ricordare il Lied Margherita all’arcolaio. Insomma, dei prestiti musicali da altre composizioni, melodie come cellule nobili che possono germinare e far nascere altri capolavori.