Corde doppie
Interpreti
Massimo Quarta -  violino
Programma

Johannes Brahms

Sonata n. 1 in sol maggiore per violino e pianoforte, op. 78

Sonata n. 2 in la maggiore per violino e pianoforte, op. 100

Sonata n. 3 in re minore per violino e pianoforte, op. 108

Pietro De Maria e Massimo Quarta, due artisti la cui esperienza si distingue ad altissimo livello fra l’attività concertistica e quella didattica, ci conducono in un percorso intimo della sfera compositiva brahmsiana proiettato verso l’innovazione. Alla base delle tre sonate per violino e pianoforte sta l’abilità di Brahms nell’aprire le forme classiche ai nuovi orizzonti. Se Schönberg lo definiva “il grande innovatore nella sfera del linguaggio musicale”, Brahms dal canto suo sentiva fortemente l’eredità di Schubert e Beethoven nella musica da camera e si adoperava a rigenerarla per il secolo successivo. Egli pubblicò solo tre Sonate per violino e pianoforte – ne compose altre tre non pubblicate ed oggi perdute – ma il suo catalogo comprende altre composizioni che vedono impiegati i due strumenti, una combinazione che sicuramente sentiva vicina per l’affinità con le atmosfere del Lied. L’elemento base delle sua poetica, costante in tutta la sua produzione, dalla cameristica alla sinfonica, è quel senso intimo, tenero, sentimentale e dolcemente affettuoso proprio del canto. Le parole che Clara Schumann entusiasta scriveva a Brahms dopo aver letto la prima delle tre sonate, ci restituiscono la trama generale di questi lavori: “Queste righe per farti sapere quanto mi ha commosso la tua nuova Sonata…quando sono giunta al terzo tempo, con la mia melodia preferita…il cuore batteva forte.” La melodia così emozionante è forse quella che Brahms riprende dal proprio Regenlied (canzone della pioggia), composto qualche anno prima.

Luogo:
Accademia di Musica
Data:
Tutti i concerti di Movimenti
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