| 19.30 | Incontro con Giovanni Doria Miglietta condotto da Claudio Voghera
| 20.30 | Concerto
Schubert/Liszt:
8 trascrizioni di Lieder
Du bist die ruh
Das wandern
Aufenthalt
Wohin
Der Wanderer
Gretchen amSpinrade
Der Doppleganger
Standchen von Sjakespeare
Franz Liszt
Da Annèes de pelerinage- Premiere Annèe,Suisse, S 160
Vallèe D’Obermann
Maurice Ravel
La Valse
Poème coregraphique pour orchestre
Rachmaninov/E.Wild
Song transcriptions
Oh never sing to me again op. 4 n 4
Gershwin/E.Wild
From “ 7 virtuoso etudes based on Gershwin’s song”
The Man I Love
Embraceable you
Il pianoforte può fare quasi tutto, persino cantare, prova ne sia il fatto che Franz Liszt, profondo conoscitore dello strumento, lo abbia utilizzato spessissimo per imitare la voce nelle parafrasi verdiane, nei suoi tre Sonetti del Petrarca e nelle trascrizioni di alcuni Lieder di Franz Schubert. Giovanni Doria Miglietta, docente dell’Accademia e pianista attentissimo alle scelte musicali dei suoi programmi, ha voluto presentare un pianoforte “che canta” proponendo una selezione di Lieder di Schubert nella splendida versione pianistica di Liszt. Il compositore ungherese è riuscito nel capolavoro artistico di restituire la melodia schubertiana pur togliendo la voce, trasformando l’assenza in un pretesto per dare al pianista tutta la gioia e la responsabilità del cantabile pianistico.
Un’operazione simile la fece un grande virtuoso del ‘900, l’americano Earl Wild, trascrivendo una struggente melodia di Sergej Rachmaninoff Oh non cantarmi, mia bella, ispirata ai canti della Georgia. Vere e proprie hits sono le due songs di George Gershwin, compositore americano per eccellenza, influenzato nella sua opera dal jazz e dal musical, generi con cui divenne uno tra i compositori più celebrati nel mondo.