La nostra allieva Élisabeth Pion ha appena vinto il Primo Premio (Gold Laureate) e l’Audience Choice Award all’Honens International Piano Competition, uno dei riconoscimenti più importanti per una pianista che, con un premio in denaro di $100.000 CAD e un programma di sviluppo artistico di tre anni del valore di oltre $500.000 CAD, è una specie di consacrazione a livello internazionale. L’abbiamo intervistata per farci raccontare tutto e per chiederle suggerimenti e consigli utili ad altri nostri studenti, destinati a diventare la futura generazione di professionisti.
LA NOSTRA ALLIEVA ÉLISABETH PION HA VINTO L’HONENS COMPETITION: LEGGI L’INTERVISTA
Questa vittoria all’Honens è un momento determinante per la tua carriera…
Certamente! Ci sono momenti nella vita in cui tutto sembra andare per il verso giusto, e Honens è stato sicuramente uno di questi. È anche molto emozionante per me ripensare a tutti i passi che mi hanno portato a questo risultato!
L’anno scorso, dopo aver partecipato alla Montreal International Competition – durante la quale ho ricevuto un premio speciale, il Bita Cattelan Philanthropic Engagement Award, anche se sono stata eliminata dopo i quarti di finale – ho ricevuto una telefonata da una donna formidabile di New York, Patricia Price, che gestisce la meravigliosa agenzia di pubbliche relazioni 8va insieme al marito Matt. Stavo cercando dei modi per promuovere il mio lavoro, senza partecipare a concorsi. Mi ha detto che se fossi entrata nella top 3 del Cliburn o dell’Honens, avrebbero lavorato con me… così mi sono riavvicinata al circuito dei concorsi. Sono riuscita a entrare nella rosa dei 77 pianisti invitati alla preselezione dal vivo del Cliburn a marzo, ma non sono stata selezionata per le fasi successive. E poi con l’Honens… beh, «il resto è storia», come si suol dire!!! Sono davvero entusiasta di lavorare ora con 8VA, Patricia e Matt, come avevo sognato un anno fa!
È stato un viaggio, questo è certo. Per me questo Primo Premio rappresenta una conferma molto gratificante da parte di persone del mondo dell’arte che rispetto profondamente. Anche ricevere il Premio del Pubblico è stato estremamente significativo, poiché costruire un legame autentico con gli ascoltatori è di enorme importanza per me, soprattutto dopo il COVID, un momento storico che mi ha fatto apprezzare veramente l’importanza di questo legame.
Sono anche molto entusiasta di lavorare con il team Honens. Sono persone davvero deliziose e sono sicura che nei prossimi tre anni realizzeremo cose meravigliose. Ho molte idee (!) e Honens è un ottimo catalizzatore e una piattaforma per realizzarle. Restate sintonizzati, come si suol dire!

In Accademia ti sei perfezionata per 2 anni con Benedetto Lupo e oggi da un anno e mezzo stai studiando con Enrico Pace. Quali sono le cose più importanti che pensi ti abbiano insegnato?
Mi hanno insegnato davvero tantissimo. Ho iniziato a lavorare con Benedetto Lupo perché un mio caro amico, che aveva studiato con lui a Santa Cecilia, me ne aveva parlato molto bene. Mi piace vedere le cose con i miei occhi, quindi mi sono iscritta al Light course in Accademia: è stata un’esperienza brutal, in senso positivo! Era esattamente ciò di cui avevo bisogno in quel momento e gli sono ancora grata per questo. Lupo è una persona estremamente onesta e rispetto la sua franchezza con cui mi ha fatto notare il divario che c’era tra il mio modo di suonare in quel momento e le mie reali capacità. Mi ha indicato la strada da seguire per arrivare dove volevo, dato che in quel periodo stavo anche entrando più seriamente nel mondo delle competizioni (Rio Piano Festival nel 2023). Mi ha insegnato molto sulla professionalità e sull’etica di essere un artista veramente impegnato, di essere un interprete attento che legge la partitura con grande cura nei dettagli. Niente dilettantismo. Il suo insegnamento mi influenza ancora oggi: a volte, quando mi sento pigra, sento le sue parole risuonarmi in testa e questo mi dà sicuramente una spinta!
Da un anno e mezzo studio con Enrico Pace. L’ho incontrato per la prima volta all’Open Chamber Music Seminar a Prussia Cove nel 2023, durante il quale l’ho ascoltato in concerto. Ha avuto un forte impatto su di me. Ho subito riconosciuto in lui un grande artista e sono stata attratta dalla sua presenza calma e dalla sua gioia interiore. Mi ha insegnato molto: sulla fiducia in me stessa, sulla convinzione in me stessa e sull’esigenza di migliorarmi. Lui, proprio come Lupo, è estremamente onesto e quando non suono al livello che potrei o faccio qualche sciocchezza, non esita a farmelo notare. Sempre con gentilezza, ma con fermezza. È molto esigente e questo mi piace molto. A volte non siamo d’accordo su alcuni elementi musicali, ma ne discutiamo e questo porta sempre a dialoghi interessanti e costruttivi. Inoltre, non credo di aver mai incontrato nella mia vita qualcuno con così tanta energia! Le lezioni sono sempre molto lunghe, con una grande qualità di presenza costante. Imparo tantissimo. Abbiamo anche lunghe discussioni su altri argomenti che vanno oltre il pianoforte, fino al regno della spiritualità. È davvero un mentore e, se posso dirlo, un amico per me.

Cosa pensavi di trovare in Accademia quando ti sei iscritta, e cosa hai trovato?
Desideravo approfondire la mia tecnica con musicisti che ammiravo profondamente e a cui guardavo con grande rispetto. Da molto tempo ammiro la scuola italiana (Tipo, Michelangeli…) e volevo venire qui per acquisire ulteriori strumenti che mi consentissero di integrare questa estetica nel mio modo di suonare. Ho sicuramente trovato questi strumenti e continuo a trovarli con Pace! Inoltre, ho trovato un ambiente molto favorevole (il sole e il cibo fresco contribuiscono sicuramente alla splendida esperienza!), ottimi colleghi e uno staff straordinariamente attento e competente. È sempre una gioia per me essere a Pinerolo. Avete sicuramente un posto nel mio cuore!
Vuoi dare un consiglio a tutti gli altri allievi dell’Accademia di Musica?
A fidarsi di se stessi! Credo che questa sia la parte più importante del percorso artistico. È fondamentale informarsi, chiedere consigli a musicisti che apprezzano estetiche diverse, ascoltare persone diverse, assorbire tutto. Ma alla fine siamo noi a scegliere quali elementi conservare, quali scartare e quali trasformare. Siamo il centro di trasformazione delle informazioni, i creatori di un punto di vista, quindi direi semplicemente: divertitevi e siate creativi in modo intelligente! …
e inoltre… gustatevi il gelato al pistacchio da Cioccolato Puro a Pinerolo, vi assicuro che è un’ottima idea includerlo nella vostra dieta 🙂
LISTENING
Puoi ascoltare Élisabeth suonare Mel Bonis, Femmes de légende: Mélisande in questo breve video dedicato ai 30 anni della nostra Accademia.
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