12 allievi di pianoforte alla prima mondiale degli 11.000 Saiten

Dodici allievi dei corsi di specializzazione post laurea e di alto perfezionamento di pianoforte e pianoforte contemporaneo dell’Accademia di Musica sono stati chiamati a partecipare all’anteprima mondiale del progetto più atteso in occasione del Bolzano Festival Bozen, la rassegna che porta nel capoluogo altoatesino il meglio della musica classica internazionale. 

 

L’opera attesa in anteprima mondiale, commissionata dalla Fondazione Busoni Mahler, è 11.000 Saiten del compositore austriaco Georg Friedrich Haas che farà vibrare all’unisono 50 pianoforti e 50 strumenti d’orchestra. Considerato uno dei più influenti compositori dei nostri tempi, Haas immagina una costellazione di 50 pianoforti di uguale fabbricazione, ognuno accordato con una differenza di esattamente 2 cent, che corrisponde alla differenza tra una quinta temperata e una quinta naturale.

12 allievi dell’Accademia di Musica sono stati invitati a partecipare.

Suoneranno in occasione di due esecuzioni il 1 agosto 2023, alle ore 19 e alle ore 21 alla Fiera di Bolzano in occasione dell’anteprima mondiale.

– ALLIEVI del corso biennale di SPECIALIZZAZIONE POST LAUREA

– ALLIEVI dei corsi di ALTO PERFEZIONAMENTO

– EX ALLIEVI
  • Lucija Majstorovic
  • Nemanja Egerić
  • Mattia Cicciarella

Il grande padiglione della Fiera di Bolzano si trasformerà in un sistema di coordinate tonali in cui si muoveranno gli elementi dell’ensemble, mentre il pubblico potrà vivere l’installazione concertistica dall’interno. Un ambizioso progetto che deve la sua prima a Bolzano soprattutto ad Hailun, produttore cinese di pianoforti che invierà 50 dei suoi strumenti in viaggio in tutte le sedi di esecuzione europea dell’opera. Il compositore sarà presente a Bolzano per questa prima mondiale. In seguito, l’ensemble Klangforum Wien porterà l’opera in tournée.

 

Pianoforte ph Busoni Mahler 11000 saiten

 

In questa nuova composizione, finanziata dalla Ernst von Siemens Music Foundation e commissionata dalla Fondazione Busoni Mahler, che organizza il festival bolzanino, Georg Friedrich Haas crea uno spazio microtonale sonoro su larga scala per 50 pianisti su altrettanti pianoforti e un grande ensemble. La prima mondiale a Bolzano sarà eseguita da musicisti provenienti da numerosi conservatori e università, coordinati dal Conservatorio Monteverdi di Bolzano e dalla Mahler Academy Orchestra. Dopo la prima di Bolzano, l’opera inizierà una lunga tournée con il Klangforum Wien, orchestra da camera austriaca specializzata in musica classica contemporanea.

Peter Paul Kainrath, direttore artistico del Bolzano Festival Bozen ricorda le fasi che hanno anticipato questo momento: “Nel 2018 ho avuto la possibilità di visitare la fabbrica di pianoforti Hailun a Ningbo, in Cina. Prima che ogni strumento lasci lo stabilimento viene fatto suonare per oltre 24 ore. Lì ho visto anche la sezione in cui oltre 100 pianoforti vengono fatti suonare nello stesso momento. Ho pensato subito che questa situazione sarebbe stata interessantissima per un compositore come Georg Friedrich Haas, tra i più entusiasti promotori dello “scatenamento” della tonalità tradizionale attraverso la microtonalità”.

Il compositore di musica contemporanea austriaco, insegnante presso la prestigiosa Columbia University, considerato uno dei più celebri, sofisticati ed eseguiti al mondo, ha subito accettato la sfida e si è cimentato nella scrittura di un brano che si confronta con questa sterminata tonalità liberata, creando una incredibile installazione-concerto.

 

Pianoforte ph Busoni Mahler 11000 saiten

Il cuore di 11.000 Saiten è costituito da 50 pianoforti di uguale fabbricazione, posti al centro di una composizione microtonale completata da un ensemble altrettanto numeroso. Per ottenere l’effetto acustico desiderato, ogni pianoforte è accordato esattamente a 2 centesimi di distanza l’uno dall’altro, il che corrisponde alla differenza tra la quinta temperata e la quinta senza battuta. Di conseguenza, la distanza tra il pianoforte con l’intonazione più alta e quello con l’intonazione più bassa è esattamente di 1 semitono meno 2 centesimi. Inoltre, le ottave devono essere “allungate” in modo identico su tutti gli strumenti; un effetto che si può ottenere solo utilizzando pianoforti completamente identici nella costruzione. L’ampiezza dinamica della composizione spazia da agglomerati sonori massicci e monolitici a formazioni delicate e sottili.

Lo spazio della grande sala della Fiera di Bolzano sarà quindi plasmato dai 50 pianoforti, che fungeranno da coordinate fisse. Nel mezzo, l’ensemble si muoverà in varie posizioni, con nuove costellazioni e intermezzi solistici che emergeranno di volta in volta, mentre il pubblico avrà la possibilità di sperimentare quest’ imponente installazione concertistica vivendola dall’interno.

11.000 Saiten deve la sua prima a Bolzano soprattutto ad Hailun, produttore cinese di pianoforti, che invierà 50 strumenti in viaggio assieme all’opera in tutte le sedi di esecuzione europee con il Klangforum Wien. Inoltre, i partecipanti e gli esecutori dell’Accademia Gustav Mahler saranno istruiti nella pratica esecutiva contemporanea dai membri altamente specializzati di questo rinomato ensemble.

Nell’appuntamento di Bolzano è prevista anche una conversazione con il compositore, che racconterà la genesi del progetto.

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