Charles-Marie Widor
Introduction et rondò op. 72
Darius Milhaud
Sonatine op. 100
Très rude
Lent
Très rude
Camille Saint-Saëns
Sonata op. 167
Allegretto Moderato
Allegro animato
Lento
Molto allegro
Intervallo
Claude Debussy
Première rhapsodie
François Poulenc
Sonata LP 184
Allegro tristemente: Allegretto
Romanza: Très calme
Allegro con fuoco: Très animé
Non è consueto ascoltare un recital per il duo clarinetto e pianoforte ed è un peccato perché la letteratura per questa formazione comprende opere di grande valore artistico che offrono uno sguardo su un repertorio novecentesco che ha evidenziato le potenzialità degli strumenti a fiato. Quando poi il duo è formato da musicisti quali Sergio Pires, primo clarinetto solista della Winterthur MusikKollegium nonché della London Synphony Orchestra, e dal brillante pianista Stefano Musso, l’evento si preannuncia ancor più interessante. Il panorama è quello francese, un fil rouge di composizioni che videro la luce tra il 1898 e il 1962; si inizia con un brano virtuosistico di Widor, grande organista e maestro di Milhaud, che compare nel programma con la sua Sonatina, piccolo capolavoro nel suo genere, denso di ricerche armoniche ardite e melodie esotiche. La Première Rhapsodie di Debussy è un brano scritto per una prova di concorso del Conservatorio di Parigi quando il compositore era già considerato il principale musicista francese vivente. Le due sonate di Saint-Saëns e Poulenc sono tra i principali lavori per lo strumento protagonista del concerto: raffinata e piena di spigoli e melodie incantevoli quella di Poulenc, più classica e articolata in quattro movimenti quella di Saint-Säens.