ore 20.00 | Inseguire le note a cura di Claudio Voghera
ore 20.30 | concerto
Gabriel Fauré
Quartetto in sol minore op. 45
Allegro molto moderato
Allegro molto
Adagio ma non troppo
Allegro molto
Intervallo
Johannes Brahms
Quartetto in sol minore op. 25
Allegro
Intermezzo. Allegro ma non troppo e Trio: Animato
Andante con moto
Rondò alla Zingarese. Presto
Una delle grandi soddisfazioni per la nostra istituzione è poter invitare alcuni tra gli ensemble cameristici premiati al nostro International Chamber Music Competition “Pinerolo e Torino Città Metropolitana” e il Quartetto Werther è certamente uno dei gruppi più rappresentativi, considerata tra le formazioni cameristiche più promettenti del panorama concertistico nazionale ed internazionale. La letteratura per quartetto con pianoforte non è vasta se confrontata con altri repertori cameristici ma è costellata da capolavori indiscussi; i tre quartetti di Johannes Brahms sono il punto più alto e i due quartetti di Fauré sono anch’essi fulgidi esempi e testimonianza dell’ispirazione del grande compositore francese. Il Quartetto op. 25 è una composizione grandiosa, sinfonica, ne è la prova il fatto che Schönberg ne curò una trascrizione per orchestra. È composta da un primo movimento scuro e tragico, un Intermezzo che sostituisce il consueto Scherzo ed è basato su un clima brumoso di grande malinconia, un Andante con moto che sembra scorrere come il Reno e un Rondò alla Zingarese che fin dal titolo tradisce la sua origine gitana improvvisativa. Fauré aveva ben presente le opere brahmsiane e questo si percepisce nel suo secondo quartetto in cui anche l’influsso di Franck è significativo. Riportiamo qui una testimonianza dell’autore relativamente a un effetto che si percepisce nell’Andante: “Mi rammento di aver tradotto involontariamente il ricordo lontano di un carillon di campane, una fantasticheria, forse il desiderio di cose inesistenti: ed è lì il regno della musica”.