William Duckworth (1943-2012)
The Time Curve Preludes 1-2-3-4-7-8-10-12, per pianoforte solo
Connor Chee
Navajo Vocables 1-4
Margaret Bonds
Trouble Waters
William Duckworth
Simple Songs About Sex and War, per voce e pianoforte
Six O’Clock
If Loves no More
Freilingslied
The Stranger
Always of the Children
Elaborazioni vocali di Costanza Savarese
Trascrizione pianistica di Furio Valitutti
Tre Songs per voce e pianoforte
Depeche Mode, Personal Jesus
Nina Hagen, Naturtrane
Guns & Roses, Welcome to the Jungle
Due eclettici artisti di fama internazionale impegnati nel proporre idee d’arte contemporanea, così raccontano la loro performance: “Il concerto Welcome to the Jungle è un viaggio fono-dimensionale nella società odierna, le cui molteplici sfaccettature, anche nelle accezioni più negative o aberranti, costituiscono suolo fertilissimo per la ricerca di più moderni affetti.
L’elemento temporale è la dimensione in cui si gioca gran parte dell’esperienza della musica d’oggi. I Preludi di Duckworth raccontano la “curva del tempo”, il suo piegarsi alle contaminazioni, alle libertà degli accenti, senza però mai perdere il groove, la implacabile pulsazione di un tactus che molto deve al rock, al jazz e alla world music.
Capolavoro dimenticato, ma indimenticabile, i 12 Preludi sono accostati in questo recital ai cinque Simple Songs about Sex and Love, vere e proprie canzoni in cui la poetica di Duckworth si confronta con l’ironia, la sensualità e la leggerezza dei versi di Hayden Carruth. Le rielaborazioni dei tre capisaldi, rispettivamente, dei generi industrial rock (Personal Jesus), punk (Naturträne) e hard rock (Welcome to the Jungle) propongono un excursus nell’ambito di una teatralizzazione dell’era moderna in continuo dissidio tra civiltà e distopia.”