ore 20.00 | Inseguire le note a cura di Claudio Voghera
ore 20.30 | concerto
Ludwig van Beethoven
Sonata op. 110
Moderato cantabile, molto espressivo
Allegro molto
Adagio, ma non troppo
Fuga. Allegro, ma non troppo
Robert Schumann
Waldszenen op. 82
Eintritt (Entrata)
Jager auf der Lauer (Cacciatore in agguato)
Einsame Blumen (Fiori solitari)
Verrufene Stelle (Luogo maledetto)
Freudliche Landschaft (Paesaggio gioioso)
Herberge (Osteria)
Vogel als Prophet (Uccello profeta)
Jagdlied (Canzone di caccia)
Abschied (Addio)
Johannes Brahms
Intermezzi op. 117
Andante moderato
Andante non troppo e con molto espressione
Andante con moto
Ballate op.10
Andante
Andante
Allegro
Andante con moto
Il pianista italiano Filippo Gamba, già primo premio al Concorso Internazionale Géza Anda di Zurigo, docente della Musik-Akademie di Basilea e dell’Accademia di Musica, predilige il repertorio tedesco dell’Ottocento, musica con cui si trova in piena sintonia grazie alla sua profondità interpretativa. Una qualità fondamentale per eseguire le ultime sonate di Ludwig van Beethoven e in particolare la Sonata op.110 caratterizzata nel primo movimento da un clima di pura cantabilità e altezza emotiva, in contrasto con la sfrenata energia dello Scherzo. Un breve corale di forte tensione prelude a un recitativo che ci introduce all’Arioso dolente dal pathos bachiano (ma con una cantabilità italiana) che si alterna con una complessa fuga a tre voci concludendosi con un radioso finale. Abbandoniamo la concezione sonatistica per raccogliere i fiori musicali che sbocciano dalle nove miniature delle Waldszenen di Robert Schumann, un brano che realizza in musica il mondo innocente dell’infanzia, così come era già accaduto anni prima con le Kinderszenen. Crepuscolare e senile è invece il clima degli Intermezzi op.117 di Johannes Brahms “le berceuse del mio dolore” come li definiva egli stesso; un clima che sembra ormai molto lontano dalla forza epica della narrazione delle quattro Ballate op. 10, opere che rappresentano l’apice della produzione giovanile di Brahms. (Claudio Voghera)