Johann Sebastian Bach
Sonata n. 3 BWV 1016 in mi maggiore
Adagio
Allegro
Adagio ma non tanto
Allegro
Sonata n 4 BWV 1017 in do minore
Siciliano. Largo
Allegro
Adagio
Allegro
Cesar Franck
Sonata in la maggiore
Allegretto ben moderato
Allegro
Recitativo-Fantasia. Ben moderato largamente con fantasia
Allegretto poco mosso
“Nello spirito e nell’intelletto di Bach, i tre campi semantici della “creazione” e della “creatività” artistica – teologico, filosofico e musicale – si fondono più strettamente che in qualsiasi altro compositore occidentale. Bach è il meridiano al quale ci si rapporta per misurare con la maggiore precisione possibile la distanza dal centro.”
Questo il pensiero del progetto di Adrain Pinzaru e Costanza Principe dedicato alle Sei Suonate a cembalo concertato e violino solo, col basso per viola da gamba accompagnata se piace di Johann Sebastian Bach e affiancate a tre opere di periodi diversi. Il corpus delle sonate fu concepito da Bach in modo unitario e la loro composizione risale al periodo trascorso a Köthen. Lo strumento a tastiera ha un ruolo da protagonista e instaura con il violino un dialogo alla pari, una concezione già cameristica che sarà un modello per lo sviluppo della letteratura per il duo violino e pianoforte. Modello che Cesar Franck non potè ignorare componendo la Sonata in la: bastino come esempi il procedimento imitativo del canone con il quale è costruito mirabilmente l’Allegretto finale e il rigore contrappuntistico presente in tutta l’opera. Bach quindi come punto di attrazione dal quale distanziarsi ma al quale ritornare, sempre.
Suggestioni intorno al concerto
- Johann Sebastian Bach, Partita n. 2 in re minore per volino solo (1720)
- Cesar Franck, Quintetto per pianoforte (1879)