György Kurtág (1926)
Varga Bálint Ligaturája
Sergej Rachmaninov (1873-1943)
Trio Elegiaco n.1 in sol minore
Antonin Dvořák (1841-1904)
Trio in fa minore op. 65
Allegro ma non troppo
Allegretto grazioso
Poco adagio
Finale. Allegro con brio
Un graditissimo ritorno quello del Trio Kanon, pluripremiato all’International Chamber Music Competition Pinerolo e Torino Città metropolitanache ha scelto un programma incentrato su un repertorio di area slava che si apre con un breve brano del compositore ungherese György Kurtág, dedicato al musicologo András Balint Várga. Il brano è immerso in una misteriosa atmosfera, quasi esoterica, basata su sonorità ottenuta con l’uso dei suoni armonici e prescrivendo la sordina per tutti gli strumenti. Un percorso a ritroso nel tempo, ci porta al Trio Elegiaco n. 1 di Sergej Rachmaninoff, composizione scelta per il suo debutto ufficiale come compositore; un trio in un unico movimento caratterizzato da grandi cambiamenti agogici. Ascolteremo un esordio Lento lugubre con un tema fortemente nostalgico che si animerà su una brillante scrittura piano-centrica per sprofondare nuovamente nell’atmosfera iniziale.
Punto d’arrivo di questo viaggio nel tempo è un capolavoro di Antonin Dvořak, il Trio in fa minore op. 65 che in passato è stato quasi dimenticato a causa del successo di cui gode il Trio Dumky: siamo invece al cospetto di un capolavoro caratterizzato da un puro equilibrio formale in quattro movimenti, su modello brahmsiano, da ricercati spunti folkloristici e da un’invenzione melodica continua e spontanea.