| 19.30 | Incontro con gli artisti condotto da Claudio Voghera
| 20.30 | Concerto
Wexford Carol (Carúl Loch Garman)
Canto di Natale di Wexford, Tradizionale Irlanda
Drink to Me Only with Thine Eyes
Brinda a me soltanto coi tuoi occhi, Tradizionale Inghilterra
Mon coeur est un violon
Il mio cuore è un violino – Lucienne Boyer, Francia
Notte de chelu
Notte celeste, Tradizionale Sardegna
I Timi tis Agapi
Sangue d’amore – Eleni Karaindrou, Grecia
Bun Li Vinul Ghiurghiuliu
È buono il vino rosso – Maria Tanase, Romania
Što te nema
Perché non sei qui? – Jadranka Stojaković/ Aleksa Šantić, Jugoslavia
Chinar es
Sei come un platano – Komitas, Armenia
Habrban
Komitas, Armenia
Amor de mel, amor de fel
Amore dolce e amaro – Amalia Rodriguez, Portogallo
Damunt de tu, només les flors
Sopra te, solo i fiori – Federico Mompou, Catalogna
El Cant Des Auccels
Il canto degli uccelli, Tradizionale natalizio Catalogna
Lullaby of Bridland
Ninna nanna di Birdland (jazz standard G. Shearing, D. Weiss), America
Have Yourself A Merry Little Christmas
Abbiate un Natale felice – H. Martine, R. Blane, America
Le Fil Rouge è un progetto musicale che nasce nel 2021 dall’incontro, nel retroterra comune della città di Torino, di cinque musicisti uniti dal desiderio di provare a creare un percorso sonoro originale e trasversale. In questo nuovo progetto l’ensemble intende esplorare territori quasi inviolati da musicisti classici. Un cammino che parte dalla tradizione celtica per spostarsi nel Mediterraneo e ancora verso i Balcani, incontrando l’Armenia e tornando a ovest per tuffarsi nelle note struggenti del fado e infine salpare oltreoceano, alla ricerca di un contatto universale con l’altro, attraverso le tradizioni del mondo.
L’espressione “ti offrirò un vento”, usata da Shakespeare nel Macbeth per identificare il massimo regalo tra streghe, simboleggia il profondo legame con la musica delle origini, popolare. È il vento che è in grado di librarci in aria. È il volo che ci permette di danzare, spaziare, amare. Una ricerca nella musica remota e tradizionale che in questo vento nasce e da questo vento viene trasportata. Nel pensare al Natale immaginiamo proprio questi punti in comune, la profonda appartenenza e uguaglianza tra esseri umani e tra creature, il dono, la compassione, quel vento che soffiando crea una melodia antica e universale che fa vibrare le corde più profonde dei nostri cuori.